Il Serchio rompe gli argini paura e danni ingenti

In questi giorni mi sono sporcato di fango, granata e pala, al fianco di chi ha visto il fiume passare impetuoso dentro casa. Ho ascoltato e visto la voce e gli occhi di queste persone che con la disperazione nel cuore si sono rimboccate le maniche per ripulire la propria abitazione e rimettere al posto quello che era recuperabile.
I politici hanno bisogno di dare risposte, gli abitanti di ascoltare cose credibili specialmente quando sono assaliti dalla disperazione, ma sopratutto gli uffici preposti hanno il dovere di essere correti, efficaci, efficienti, senza nascondersi dietro alibi o scuse.
Se ci sono alluvionati, vuol dire che il sistema di manutenzione, controllo, messa in sicurezza, e molto altro, scricchiola e desta molti interrogativi dopo anni di noncuranza, o inefficace cura, del Serchio.

Se molti alluvionati affermano di non essere stati allertati o evacuati in tempo utilie, se l'evento è stato improvviso ed inaspettato, se il giorno dopo, con le case ancora piene d'acqua, le idrovore erano insufficienti, se e ancora altri se, allora forse qualcosa non ha girato nel modo giusto o come voluto. Forse per una situazione sfuggiata di mano per un po' di ore. Sicuramente una emergenza che ha messo a dura prova, su un vasto territorio, le strutture presenti. Sicuramente la buona volontà supera l'inadeguatezza e l'incompetenza. Forse la popolazione in questi casi si aspetta reazioni diverse dagli enti.
Quando ormai l'acqua è passata e non ci sono state vittime, resta la conta dei danni, sempre ingenti, e la gestione della nuova messa in sicurezza del territorio insieme agli aiuti alla popolazione coinvolta sono le priorità. In questo penso tutti condividano gli obiettivi e dedichino le proprie energie.
Ma con l'amaro in bocca, ad un susseguirsi di allerta e di eventi di questo tipo, la domanda nasce spontanea: si possono prevedere, prevenire, evitare, o sono eventi che veramente oltrepassano il limite dell'intervento umano, e a noi rimane solo leccarci le ferite, fino che va bene?
La Provincia che ha la responsabilità del fiume e dei suoi argini, ormai sembra aver lasciato a se stesso da anni il Serchio. Io penso comunque ci siano enormi spazi di miglioramento, ma sono al tempo stesso sfiduciato per una totale assenza di cultura e competenza, volontà e idee, palesi nella gestione della Provincia, che hanno creato un gap temporale di interventi enorme.
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Quanto sono i costi di questi danni, e se questi danari erano stati spesi prima in opere di manutenzione di argini, alveo e messa in sicurezza del territorio ? e poi che ruolo giocano in tutto questo le dighe e le deviazioni idroelettriche ? e la pulizia dell'alveo del Serchio ? vediamo che in prossimità delle rotture degli argini in alveo fluviale ci sono dei boschi veri e propri ? Ho parlato molto del Serchio e dell'acqua e continuerò a parlarne anche su questo sito.
Ecco uno dei tanti video pubblicati sulla rete (Ponte San Pietro - Lucca)
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